Tangentopoli e il Trattato di Maastricht: storia economico-finanziaria del sistema pubblico
Agli inizi degli anni ‘90 in Italia si registrò una grave crisi politico istituzionale, conseguenza della cosiddetta “tangentopoli”, alla quale si accompagnò una crisi economico-finanziaria del sistema pubblico. Nel 1992, l’Italia con gli altri paesi aderenti alla C.E.E. sottoscrisse il “Trattato di Maastricht” con il quale si posero le basi della futura unio-ne monetaria. Il trattato fissò un limite (non superiore al 3%) al rapporto tra P.I.L. e debito pubblico di ciascun paese: patto di stabilità europeo. L’Italia era all’11-12% e con la legge finanziaria del 1993 si avviò una manovra da 100mila miliardi di lire per il risanamento dei conti pubblici. Fu varata la legge delega (n.421/92) per la riforma dei settori che maggiormente incidevano sui conti: sanità, pensioni e pubblico impiego. Le cui riforme furono avviate con i D. Lgs. 502/92 per la sanità; 503/92 per la previdenza e 29/93 per il pubblico impiego. Il debito pubblico del 1993 era di: € 959.713.500.000,00. La Sanità Pubblica riguarda tutte le persone; è finanziata con parte delle imposte di: IRAP; Addizionale Irpef; Iva e Accise; integrazioni dello Stato; contributo S.S.N. Per il 2008 il finanziamento erogato è stato di circa 103 miliardi di euro e, come indicato nella tabella 1, è ripartito su cinque fonti di finanziamento. Nello stesso anno la spesa totale del SSN è stata di circa 106 miliardi di euro. Nella tabella 3 sono evidenziati gli importi annui dal 2004 al 2008 del finanziamento e della spesa del SSN. Le Pensioni interessano circa 16.700.000 persone; sono interamente finanziate dai lavoratori dipendenti e dai loro datori di lavoro. Il Pubblico Impiego (compresi i dipendenti della Sanità pubblica), occupa 3.253.097 persone; più altre 73.849 fra lavoratori interinali, LSU, collaborazioni coordinate e continuative; è finanziato con imposte dirette e indirette e da trasferimenti dello Stato. Dei dati sopra richiamati, i più allarmanti sono quelli riportati nella tabella 2: il “Debito Pubblico” supera il “PIL”. Il “buon padre di famiglia” (figura alla quale sono affezionato) avrebbe da subito aggredito il “debito” per ripristinare prima l’equilibrio e subito dopo la supremazia del “PIL”. Così non è stato. Alla “febbre da cavallo” i “decisori politici” hanno risposto con “pannicelli freschi”. Dalla tabella 3 si rileva che il finanziamento dell’anno successivo copre la spesa dell’anno precedente. Questo fenomeno è comune agli anni ‘90 e 2000. Si è entrati in un vortice dal quale non si riesce a uscire.
Tabella 1: Sistema Informativo Sanitario. Fonti di finanziamento del S.S.N. Anno 2008. Fonte: Ministero della Salute |
– Irap e Addizionale Irpef (37,8%) pari a € 38.888.000.000,00; |
– Iva e Accise (46,2%) pari a € 47.507.000.000,00; |
– Ulteriori trasferimenti da Pubblico e da Privato (9,7%) per € 10.015.000.000,00; |
– Ricavi e Entrate Proprie varie (2,6%) per € 2.654.000.000,00; |
– FSN e ulteriori integrazioni a carico dello Stato (3,7%) pari a € 3.839.000.000,00; |
Finanziamento totale alle Regioni e alle Province di Trento e Bolzano: € 102.902.000.000,00.
Tabella 2: Fonte Ministero dell’Economia e delle Finanze. Il valore si riferisce al 31 dicembre di ciascun anno | ||
Anno | debito pubblico | prodotto interno lordo |
2007 | 1.602.115.000.000,00 | 1.546.177.000.000,00 |
2008 | 1.666.603.000.000,00 | 1.567.761.000.000,00 |
2009 | 1.763.864.000.000,00 | 1.519.702.000.000,00 |
2010 | 1.843.015.000.000,00 | 1.548.816.000.000,00 |
2011 | 1.907.564.000.000,00 | 1.579.946.000.000,00 |
2012 | 1.989.473.000.000,00 | 1.566.912.000.000,00 |
2013 | 2.069.216.000.000,00 | 1.560.024.000.000,00 |
Tabella 3: Finanziamento e Spesa del Servizio Sanitario Nazionale Trend dal 2004 al 2008. Fonte: Ministero della Salute – Sistema Informativo Sanitario | |||
Anno | finanziamento (miliardi di euro) | ammontare spesa (miliardi di euro) | disavanzo (miliardi di euro) |
2004 | € 84,74 | € 90,53 | € 5,79 |
2005 | € 91,06 | € 96,80 | € 5,74 |
2006 | € 95,13 | € 99,62 | € 4,48 |
2007 | € 99,97 | € 103,61 | € 3,64 |
2008 | € 103,45 | € 106,65 | € 3,20 |
Il “decisore politico” per tentare di ridurre le spese, ha introdotto: – interessanti proponimenti di efficienza, efficacia, economicità; – il concetto di “costo economico” e non solo di “spesa finanziaria”; – il sistema della “Contabilità economico patrimoniale” in sostituzione della “Contabilità finanziaria”; – il controllo di gestione.
L’attenzione maggiore va rivolta alla gestione nella considerazione che: “la Sanità Pubblica, non fa solo sanità”: è anche “sviluppo e, quindi, economia-mercato”. Questa mia affermazione è suffragata dalla tabella 4 che va letta assieme a quanto preso dal dossier sul Servizio sanitario nazionale presentato a Palazzo Chigi il 2 ottobre 2007: “La sanità italiana risulta essere uno dei più importanti comparti di attività del Settore Pubblico. – Le persone occupate nelle oltre 250 mila unità locali della Sanità Nazionale, sono quasi 1,4 milioni, corrispondenti a più del 6% delle forze di lavoro occupate nell’intera economia nazionale; – Il valore aggiunto diretto e indotto derivante dalle attività della Sanità supera i 149 miliardi di euro, pari all’11,1% del PIL dell’intera economia nazionale.
(Finanziamento S.S.N. anno 2007 = 6,5% PIL; Spesa SSN anno 2007 = 6,7% PIL; Produzione diretta e indotta della Sanità Pubblica, anno 2007 = 11,1% PIL)
Situazione finanziaria nazionale, Bilancio dello Stato, previsioni finanziarie anno 2013: entrate: 760,9 miliardi di euro; di cui 215,8 miliardi di euro per prestiti; spese: 760,9 miliardi di euro; di cui 204,5 miliardi di euro per rimborso prestiti e 83,8 miliardi di euro per interessi passivi sul debito pubblico dell’anno 2013.
Tanto per contestualizzare e cercare di capire.
Tabella 4: Finanziamento Spesa Sanitaria/rapporto P.I.L. – 2004/2008 Fonte: Ministero della Salute – Sistema Informativo Sanitario | ||||
Anni | Finanziamento | Finanziamento/ P.I.L. | Spesa S.S.N. | Spesa S.S.N./ P.I.L. |
(miliardi di euro) | % | (miliardi di euro) | % | |
2004 | 84,738 | 6,1% | 90,528 | 6,5% |
2005 | 91,060 | 6,4% | 96,785 | 6,8% |
2006 | 95,130 | 6,4% | 99,620 | 6,7% |
2007 | 99,970 | 6,5% | 103,610 | 6,7% |
2008 | 103,447 | 6,4% | 106,650 | 6,6% |
Giovanni Minardi