Tutti scomparsi | La selezione delle classi dirigenti di un “Sistema”
Come avviene la selezione delle classi dirigenti in un Sistema? E secondo quali parametri? Chi paga le scelte scellerate?
Belle domande ma zero risposte. È una delle grandi incognite dell’età contemporanea, uno dei misteri che circonda un Sistema appunto.
A dir la verità, tutti lo sanno. Uno dei principi fondamentali è “aderire” e “appiattirsi” alle posizioni e alle condizioni di chi dirige in quel momento quel Sistema. In momenti di relativa pace sociale questo tipo di condizione avviene senza gran colpo ferire ma il dramma sopraggiunge invece quando si attraversano momenti drammatici o perlomeno difficili per il Paese ovviamente. Ecco, è proprio in questi momenti che ti accorgi delle incapacità e delle inadeguatezze della selezione fatta. Ed è difficile correggere la rotta perché chi ha scelto e adottato quel metodo deve difendere quella stortura per non rinnegare se stesso, e per sopravvivere a sua volta. Un cane che si morde la coda insomma e lascio immaginare chi ne paga le conseguenze.
Lo ricordo, in maniera ripetitiva, la mia preoccupazione, da sempre, è che i “capi” in qualche modo cambiano ma i giullari mai. Anzi no, non lascio immaginare. Fondamentalmente le conseguenze le pagano due figure. Primo, coloro che si ritrovano di fronte una classe dirigente impossibilitata a risolvere i problemi, grandi o piccoli che siano, per incapacità e per mancanza di autonomia nelle scelte. Due, tutti quelli che in un modo o nell’altro in quel Sistema sono stati messi da parte e non sempre ne hanno chiari i motivi.
Quanto ancora può durare questa sorta di mancanza assoluta di dialettica e di confronto tra le persone? La logica del con me o contro di me dove ci porterà? Questo tentativo, continuo, di tirare verso il basso i gruppi dirigenti che vivacchiano nei Sistemi a che serve? Stiamo semplicemente decidendo che l’implosione debba avvenire per “cause naturali” e non guidata. Basta prenderne atto.
Alcuni fenomeni sono venuti fuori in maniera strabordante in questi ultimi 20/25 anni: forme di illegalità non contrastate, i tanti Ponzio Pilato (o i Muzio Scevola?), il ruolo primario che hanno assunto i media per alcuni (e solo quelli), la creazione di una figura fondamentale per la gestione del potere, il delatore. E non trascuro i vari potentati, le cupole e le strutture parallele. Sembra una situazione devastante dovuta proprio alla selezione scellerata di quei dirigenti e di quelle politiche selezionate negli ultimi decenni in maniera preponderante. Non si può governare un Sistema con minacce (psicologiche o meno), ricatti e limitazione del proprio agire, pena punizioni. Morti, questo sembrano, e non ci sono miracoli che a oggi possano far resuscitare alcunché.
Tutto questo non incide solo sul livello dei gruppi dirigenti nei vari Sistemi, ma su una seria politica per il Paese, in tutti i settori.
Perché ostinarsi a stare fuori dal mondo?
Mimmo Oliva