Tutti scomparsi | Gli eroi discreti

Nella vignetta della domenica che gentilmente ci concede, Pietro Vanessi argutamente si domanda: «Esiste un Ente statale in Italia che non sia corrotto, che sia efficiente, funzionale, ben organizzato…o è solo una chimera? Possibile che quasi 70 anni di democrazia (presunta o tale) ci abbiamo traghettati verso una società così allo sbando? La colpa di chi? Di tutti noi, verrebbe da dire…anche mia e tua, che mi stai leggendo. Ahimè…».

A primo acchito mi verrebbe da dire che sì, caro Pietro, è proprio così. Eppure, io rimango sempre più convinto che il vero problema di questo Paese rimane quella cosiddetta “minoranza chiassosa”. Quella che si ricicla e si adegua in continuazione e che in qualche modo detiene le redini, se non le fila, del presunto meccanismo che “ordina” il Sistema nel suo complesso. Alla domanda quindi risponderei che sì, eventualmente la colpa è di tutti noi e che nessuno possa tirarsi fuori dalle responsabilità, verrebbe da dire…

Appunto, verrebbe da dire. Poi trovi nella biblioteca alle tue spalle uno dei libri più belli di Vargas Llosa, l’eroe discreto, ne sfogli qualche pagina e scopri che esiste il CIVA(centro d’indagine sulla vita altrui), l’organo che non si vede e non si tocca ma esiste, eccome se esiste, seppur immateriale. Tutti sotto osservazione quindi.

E scopri che la “maggioranza silenziosa” c’è, esiste, ma non si espone. Non sempre per paura se è questo che si pensa. Non lo fa per mille ragioni, le più disparate. Maggioranza silenziosa composta da quei ragazzi del nostro Mezzogiorno che non riescono ad arrendersi e però scappano illudendosi di ritornare dopo essere stati costretti ad andare via dalle proprie terre, eroi discreti quelli che rimangono ma non vedono prospettive e però resistono.

Eroi discreti coloro che la mattina scendono per chiudere le aziende e non per salvarle. Che lavorano senza sosta e non capiscono per cosa. Quelli che stanno fuori dalla realtà e non capiscono perché. E quelli che vivono con meno di 1000,00 al mese e nemmeno tutti insieme. A quelli che fanno di tutto per arrotondare ma cominciano a mancare le forze. A quelli che si vorrebbero avvilirsi ma non possono.

Quelli che pensano che dimenticare è impossibile ma migliorarsi conviene.

Quelli che fanno i resistenti, semplici resistenti, e solo perché sanno meglio degli altri che nel prossimo tempo che verrà non saranno più eroi ma probabilmente solo martiri e si stanno semplicemente preparando. Sono quelli che hanno finito di leggere un libro sulla vecchiaia e ne hanno cominciato uno sul nemico.

E quelli che torturano delle tammorre sotto casa mia mentre ascolto Young che strilla “Hells Bells”. E poi suonano le campane, i bambini scappano incoscienti e gli uomini e le donne si guardano con malizia, finalmente.

E improvvisamente dalla tv partono spari. Eroi discreti o maggioranza silenziosa? O probabilmente entrambe le cose? Lo sbando di Vanessi c’è, colpa di tutti noi mi verrebbe da dire.

Mimmo Oliva

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