Giffoni Experience: la giornata della legalità, cultura di responsabilità e trasparenza
Nel giorno dell’anniversario della strage di via D’Amelio, che uccise Borsellino e cinque agenti di scorta, al Giffoni Film Festival si è parlato di legalità. Gli ospiti, Antonio Laudati (procuratore della Direzione Nazionale Antimafia), Corrado Lembo (procuratore capo di Salerno), il sindaco di Giffoni Valle Piana, Piero Rinaldi e il direttore del Festival, Claudio Gubitosi, hanno discusso insieme ai ragazzi del Dream Team di cultura, istruzione, e di quanto la passione sia utile per tutto quello che accade nella vita di ognuno di noi.
«Sono particolarmente felice di essere qui – afferma Lembo – i giovani sono il futuro della nostra società. La legalità è soprattutto cultura e la cultura è l’arma più forte a tutela della legalità: cultura significa consapevolezza. Bisogna, perciò, puntare sulla promozione e sullo sviluppo della cultura, intesa come senso di appartenenza alla società».
Visto il ruolo centrale dato alla cultura, per il procuratore Lembo è necessario quindi intervenire proprio su di essa e partendo dall’esempio di Gomorra, sottolinea come nella serie tv lo Stato sia completamente assente così come le forze dell’ordine, del tutto marginali. Ciò porta a una visione distorta della situazione che magari un pubblico meno consapevole, tende ad accettare come veritiera ignorando la realtà.
Il sostituto procuratore alla Direzione Nazionale Antimafia, Laudati, pone la stessa attenzione all’importanza della cultura portando però a esempio il caso di un’altra fiction: “Il capo dei capi”. Le polemiche nate a riguardo furono molte, e il procuratore afferma che «Va bene che ci sia la libertà di comunicazione, ma ci vuole anche una corretta discussione in quanto spesso il pubblico non ha la maturità di valutare».
Il GFF rappresenta proprio questo spirito, qui «La cultura non è semplicemente declamazione, ma è anche attuazione di progetti e quindi sogni», come ha affermato Corrado Lembo. Fondamentale è, quindi, investire sulle nuove generazioni, avendo fiducia nel futuro, per cercare «di risolvere i tanti problemi che abbiamo e di avere una società più giusta e più soddisfacente per tutti».
Federica Ruggiero