Giffoni Experience: Genovese, un altro modo di intendere la didattica

La voglia di mettersi in gioco, di rischiare pur di fornire, a un pubblico sempre più esigente, un prodotto mai banale, che includa al suo interno un forte senso di responsabilità. Paolo Genovese poco tempo fa è stato premiato dalla critica per il suo “Perfetti sconosciuti”: un indoor cinico che si conclude con un amaro finale privo di speranza, secondo le sue parole.

Oggi ospite al Giffoni Film Festival, Genovese ha dichiarato di aver iniziato la stesura di un nuovo progetto, con l’obiettivo di sfruttare l’opportunità offertagli dal suo precedente lavoro: «Qualsiasi progetto io proponga adesso, trova la massima disponibilità da parte dei produttori». Il titolo sembra essere l’unica certezza al momento: «Il primo giorno della mia vita», con cui vuole trasmettere un messaggio positivo sul senso della vita, in un periodo in cui «sembra che tutto il mondo stia andando in fiamme».

Alla domanda sulla rinascita del cinema italiano, Genovese propone la sua analisi: «Il cinema sarà rinato veramente quando avrà una continuità di incassi. […] Andare al cinema è un atto di fiducia, visti anche i costi». Dice, inoltre, che il pubblico colto premia i bei film e che il problema reale è la mancanza di una politica culturale sul tema. Non solo, il regista si è anche espresso in merito al sistema della didattica nelle scuole: il cinema è uno strumento che andrebbe utilizzato come un supporto all’insegnamento, fin dai primi anni. Le immagini che trasmette restano impresse nella memoria dello studente molto più di una ricorrente ripetizione di nomi ed è proprio attraverso l’utilizzo degli strumenti audiovisivi che, oggi, andrebbe intesa l’educazione. Altro problema, causa della difficoltà di avanzamento del cinema italiano, è la pirateria: i giovani non ne percepiscono l’illegalità perché è entrata a far parte della nostra quotidianità.

«Nel momento in cui l’export di una pellicola italiana diviene una pratica onerosa, bisognerebbe sopperire alla difficoltà con dei sostegni istituzionali, attualmente assenti», dice.

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