Dal Barba, il ristorante pro autismo nel cuore del Trentino
Quest’estate mi ha visto nuovamente tra le verdi montagne del Trentino Alto Adige, in cerca di un po’ di tregua dalla calura estiva, sempre più difficile da trovare anche al Nord della nostra bella Italia, a causa dell’evidente e inesorabile cambiamento climatico che ormai da tempo ha investito l’intero pianeta.
Tra le varie iniziative in cui ho avuto il piacere di imbattermi, una in particolare mi ha colpito, ed è per questo che intendo riportarla all’interno di “Diversamente fighissimi”, la rubrica di Polis SA Magazine dedicata al mondo dei disabili.
In Trentino è nato il primo ristorante pro autismo.
Da novembre 2013 il locale è situato a Villa Lagarina, nella provincia della città di Trento e il personale, dai cuochi ai camerieri, è autistico.
Chance, il progetto del ristorante Dal Barba sorto grazie a Rachele Gottardi, è stato ideato dalla Cooperativa La Ruota di Trento, inizialmente coinvolta per allestire i locali con i servizi adatti ai disabili, che poi ha pensato di impiegare ragazzi autistici per cucinare e servire a tavola. Lodevole il fatto che fino ad allora La Ruota non si era mai occupata di ristorazione, ma solamente di trasporto di persone disabili.
I particolari lavoratori sono affiancati da responsabili che li aiutano nelle loro mansioni utilizzando anche i simboli Caa, ovvero i simboli della Comunicazione aumentativa alternativa, e tovagliette speciali ricche di disegni per insegnare loro come apparecchiare i tavoli, ordinare e servire una pietanza o esprimere l’apprezzamento o meno di un piatto o di un servizio.
In cucina circa una trentina di giovani autistici si dilettano a preparare prelibatezze locali e non, concentrandosi soprattutto sui primi piatti, ma non disdegnando i dolci con cui concludere il pasto.
Oltre a cuochi e camerieri, contadini e inservienti, è possibile godere della presenza degli intrattenitori, che si rapportano con gli avventori dialogando con loro, proprio come se il ristorante fosse la loro casa e i clienti i loro ospiti.
Il progetto di Villa Lagarina è ovviamente indirizzato all’integrazione delle persone affette da autismo, tramite interazioni tra loro e con il resto del mondo.
La particolare attenzione all’universo disabile è testimoniata anche dalla possibilità di accedere ad attività come il giardinaggio sensoriale, la pet-therapy, la fattoria, la creazione di piccoli oggetti quali sciarpe e candele e, certamente, i laboratori culinari.
Lavorare e tramite il lavoro acquisire autonomia e indipendenza è lo scopo principale di Chance, grazie al quale molte persone hanno trovato un posto dove sperimentare nuove attività legate al settore della ristorazione e dell’agricoltura sociale.
In un ambiente, inoltre, dove nessuno è superiore all’altro o forzato in alcun modo a fare qualcosa, cresce anche l’autostima del giovane, maggiormente spinto, così, verso l’affermazione di se stesso come individuo utile e capace.
Il numero dei clienti affezionati è fortunatamente in crescita, risultando facile affezionarsi ai ragazzi e sentirsi accolti in un clima familiare.
Nel tempo Dal Barba ha iniziato a ricevere anche altre realtà, come minori a rischio, giovani tossicodipendenti e condannati ai lavori di pubblica utilità.
Un’altra piacevole e costruttiva iniziativa nata all’interno del progetto stesso è la Barba Band, diretta da Fausto Bonfanti e formata da quindici musicisti che compongono e suonano. Dopo il debutto avvenuto alla fine di settembre 2014, la banda musicale ha riscosso l’apprezzamento di vari musicisti italiani, tra cui Eugenio Finardi e Alberto Camerini, storici autori italiani, che si sono esibiti con questo gruppo poli strumentale.
Quest’anno Tripadvisor ha premiato il ristorante Dal Barba con il Certificato di Eccellenza.
Se vi trovate quindi nei pressi di Trento e amate la buona cucina e le iniziative sociali, vi consiglio di fermarvi presso il ristorante Dal Barba, a Villa Lagarina in Via Pesenti 1. Tutti gli ingredienti utilizzati dai bravissimi cuochi sono a chilometro 0, spesso prodotti dai ragazzi stessi.
Persino il mobilio e gli oggetti del ristorante derivano da materiali di recupero riadattati e restaurati dai giovani disabili e autistici.
La struttura è solitamente aperta a pranzo, ma eccezionalmente organizza cene e ricorrenze speciali. Inoltre è ora possibile anche soggiornare nelle tre camere con proprio bagno, ristrutturate sempre dall’instancabile personale.
Paola Bianchi