Raffaele Giordano alla conquista dell’Oriente. Viaggio nel mondo in due anni
Farsi congelare il posto di lavoro e partire in giro per il mondo. Due anni di tempo. Prima tappa, India. È la storia di Raffaele Giordano, da Corbara, piccola città dell’Agro nocerino-sarnese, a ridosso dei Monti Lattari.
Un anno fa circa, Raffaele aveva già rilasciato un’intervista per “La Meglio Gioventù”, raccontando quali fossero i suoi propositi. Mesi di attesa, poi la benedizione dell’azienda per cui lavora (una importante società operativa nel campo della progettazione di sale operatorie). Così ha fatto armi e bagagli, ed è partito il 17 ottobre per atterrare sul suolo indiano il 18. L’unico mezzo di comunicazione con cui ci manterremo in contatto con lui sarà facebook. Intanto, sta pensando a una piccola rubrica con foto e riflessioni istantanee, da sviluppare durante il lungo percorso che lo terrà lontano per 24 mesi. Esiste già un suo sito: www.worldwildtour.it
Una scelta, la sua, dettata dalla passione per le altre culture, per il senso di libertà che permea il suo “sentire”. Un viaggiatore negli anni Duemila, ma con lo stesso spirito degli esploratori dello storico Grand Tour (come Goethe insegna).
Il primo giorno è stato a Mumbai, capitale dello stato di Maharashtra. Queste le prime parole che Raffaele ha postato sul suo profilo:
«E che questo primo giorno di questa lunga avventura abbia inizio. Così, benedetto dai fiori che oggi invadono le strade. Domani tutta la nazione festeggia il Diwali e si respira già aria di festa, le case vengono addobbate e le donne cominciano a preparare i dolci da regalare. Il Diwali è una delle più importanti feste indiane e si festeggia nel mese di ottobre o novembre. Significa spiritualmente la vittoria della luce sull’oscurità, il bene del male, la conoscenza dell’ignoranza e la speranza per la disperazione. Mumbai capitale dello stato del Maharashtra è la seconda città più popolosa dell’India, con una densità di circa 30mila abitanti ogni chilometro quadrato. Bisogna far attenzione alle mucche sulla strada e star con mille occhi aperti ai semafori, evitare cumuli di detriti e non farsi distrarre dai mille clacson, sto già impazzendo. Tra poche ore sarò di nuovo in viaggio, destinazione Goa, dunque domattina dovrò capire come raggiungere Arambol. Comincia l’avventura».
E ci è arrivato a Goa, il giorno dopo. Sedici ore di bus, con non pochi problemi, come la perforazione dei pneumatici del mezzo, il deserto indiano impervio, in totale assenza di aria condizionata. Giordano, senza perdersi d’animo, ha iniziato da subito a vivere le tradizioni locali, assaggiando piatti e iniziando a visitare alcuni luoghi. È quindi arrivato a Goa, ad Arambol. Qui rimarrà per qualche tempo, in una sorta di casa per artisti, immersa nella foresta indiana. «Un luogo pieno di energia e pacificamente silenzioso – dice il giovane viaggiatore – A breve cominceranno i festeggiamenti per il Diwala che durerà quattro giorni. Non vedo l’ora di immergermi in questa festa».
Davide Speranza