Musica e disabilità: connubio perfetto
Metti l’amore per la musica, prendi undici ragazzi desiderosi di esprimersi al meglio, aggiungi un progetto di integrazione e il risultato è Gli Scooppiati, una band fuori dal comune.
Gli Scooppiati è un gruppo musicale integrato formato da disabili e normodotati, che ha visto la luce nel 2011 grazie alla Onlus H-Anno Zero, che ha ideato il progetto di integrazione Su x le scale, con il fine di tendere una mano ai giovani disabili desiderosi di un’integrazione sociale.
La Onlus H-Anno Zero non è certamente nuova a simili iniziative, essendo già oltre trenta anni che svolge il proprio servizio nell’area handicap del Municipio XI di Roma, fornendo anche i servizi di assistenza domiciliare e assistenza scolastica.
Giuseppe Salis, responsabile e manager della band, di origine sarda, ma ormai trapiantato a Roma, spiega che: «Diciamo che la musica è sempre stata al centro dei progetti integrativi della nostra cooperativa, concentrandosi però solo sulla musicoterapia. Ultimamente ci siamo accorti di particolari attitudini dei nostri ragazzi a cantare o suonare. Ecco perché una band: per rispondere a queste potenzialità e sfruttarle al massimo».
Alessandro, Andrea, Enzo, Giuseppe, Francesca, Fausto, Federico, Manuela, Marianna, Raffaele e Veronica sono Gli Scooppiati; in particolare, Federico suona la batteria, Fausto le percussioni, Enzo la chitarra, Giuseppe il basso, Manuela, Francesca e Alessandro sono i cantanti e Marianna e Veronica le coriste, mentre Andrea e Raffaele svolgono il ruolo di assistenti.
Musica italiana e propri testi in programma, per un’opportunità in più di integrazione nell’espressione totale di se stessi che, attraverso l’acclamazione del pubblico, afferma la propria identità e da fiducia nelle proprie capacità.
Questi talentuosi ragazzi hanno partecipato a manifestazioni note come “Integrare tra il dire e il fare”, “Premio Fabrizio De André”, “Festival della musica impossibile” e “Insieme possiamo”.
Sempre Giuseppe Salis afferma che: «Si sente tanto parlare di cooperative e troppo spesso in maniera negativa. All’interno di queste organizzazioni, se gestite bene, si coopera invece davvero, tutti assieme, per conseguire dei risultati comuni volti a fare del bene al prossimo. Nel nostro caso io ottengo il risultato salendo sul palco ma anche il mio collega, che fa un lavoro di background in ufficio, ha dato il suo contributo fondamentale. È un gruppo integrato, composto da ragazzi diversamente abili e normodotati, accomunati da una grande passione per la musica. Passione che li rende protagonisti di un progetto che utilizza la musica come canale d’inclusione sociale».
E, fortunatamente, in molti hanno deciso di affiancare il progetto di questi coraggiosi ragazzi, come a esempio Fabrizio Bosso celebre jazzista, Riccardo Sinigallia, cantautore romano autore insieme a Federico Zampaglione de “La descrizione di un attimo” dei Tiromancino e Fabio Ceccarelli fine suonatore di fisarmonica, che hanno partecipato al primo mini album della band “Storie di un altro mondo”, patrocinato da Roma Capitale Municipio XI.
Anche il mondo del cinema italiano si è mosso a supporto de Gli Scooppiati e, la Scuola Romana di Cinema e Fotografia, in collaborazione col professor Giovanni Bufalini, ha regalato alla band il primo videoclip, scrivendo, girando e montando il video, coinvolgendo addirittura l’attore Alessandro Benvenuti e la ballerina Federica Grimaldi.
Sono queste le notizie e le informazioni che ci scaldano il cuore; sapere che la collaborazione esiste, venire a conoscenza di progetti utili e disinteressati, poter partecipare anche con il nostro contributo, magari solamente acquistando un cd o il biglietto per uno spettacolo, a un grande programma in grado di gettare solide basi per il futuro della disabilità.
Paola Bianchi