A sessant’anni da “Quel freddo inverno del ‘59”

Libreria Guida affollata venerdì sera alla presentazione del libro di Ubaldo Baldi “Quel freddo inverno del ’59”. (Gli anni Cinquanta e l’occupazione delle MCM di Nocera: una storia operaia).

L’incontro dibattito, moderato dal professor Giuseppe Cacciatore, ha riservato numerosi momenti di riflessione sulla storia salernitana del secolo passato.

Del lungo ed articolato intervento di Piero Lucia ci piace sottolineare le parole con le quali ha introdotto la presentazione: ‹‹ Quando sono entrato per la prima volta nella fabbrica tessile di Nocera Inferiore sono stato colpito dal rumore infernale delle macchine in moto…›› In molti passaggi del suo intervento Piero Lucia è tornato a evidenziare le condizioni disumane del lavoro tessile tra i  rumori assordanti e le punizioni corporali che i datori di lavoro infliggevano agli operai, ribadendo che la giornata di un operaio era di 14 ore, escluso il tempo di percorrenza casa/lavoro.

Le Manifatture Cotoniere sono state, indubbiamente, la storia di un’eccellenza straniera che venne nella nostra terra con capitali ed idee, ma Lucia ha messo bene in evidenza che si trattò di una storia operaia, di lotta e di sacrificio.

Durante la bella e ricca presentazione, il professore Cacciatore ha sfilato sotto gli occhi di un pubblico attento il lungo elenco di attivisti politici e sindacali che hanno intrecciato la loro vita con la filanda: Galante Oliva, Feliciano Granati, Luigi Cacciatore, ‘Cecchino’  Cacciatore e tanti altri.

Il bel libro di Ubaldo Baldi è corredato da una articolata scelta fotografica dalla quale abbiamo scelto  l’appello dei figli delle maestranze della MCM in sciopero:

‘Non togliete il pane sicuro dalle case di tutti i lavoratori’.

Nelle battute conclusive Lucia ha riservato una riflessione alla  storia/documento, ne avevamo proprio bisogno, maestra dell’oggi e guida per le future generazioni.

Benchè ‘la logica della globalizzazione sia capace di bruciare uomini, macchine e merci sull’altare del profitto’ , dalle macerie del ‘polo industriale svizzero’ di Nocera Inferiore  si alza la voce della Società salernitana di Storia Patria  che si sta battendo per riportare l’ Archivio storico delle attività industriali in provincia di Salerno in città.

A conclusione della densa serata è arrivata la notizia che il libro è stato indicato finalista al ‘Premio Costa d’ Amalfi libri’ e al premio ‘Galante Oliva’.

La storia continua a sollecitarci, è indubbio.

Maria Rosaria Anna Onorato

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