Con “Il mare non è acqua” la scrittrice Lucia Quaranta porta Salerno in Bulgaria
Domenica 31 marzo alle ore 12,00 a Salerno presso il Teatro della Parrocchia Santa Maria a Mare la Scuola Bulgara “Assen e Ilia Peikov” di Salerno, diretta da Kalina Belcheva, ha organizzato una rappresentazione teatrale tratta dal libro della scrittrice salernitana Lucia Quaranta: “Il mare non è acqua”.
E’ stato trasposto sul palcoscenico il progetto di lettura animata ideato e realizzato dalla stessa autrice e che prende il nome dal libro, il cui oggetto è la città di Salerno con le sue meraviglie paesaggistiche ed artistico – culturali.
«Il mio libro è un ponte che deve consentire di unire e condividere momenti di conoscenza con la leggerezza».
Presenti in sala la delegazione della Scuola Bulgara di Roma. Un centinaio di persone tra bambini, insegnanti, famiglie hanno assistito con grande partecipazione alla perfomance di Lucia Quaranta.
«“Il mare non è acqua” è diventato un momento di promozione culturale, di condivisione, un’esperienza ricca di contenuti nella quale il pubblico presente si è sentito coinvolto attivamente!»
Il progetto di lettura animata realizzato dalla stessa autrice presso le scuole primarie e secondarie di primo grado della Città di Salerno e provincia nasce dalla volontà di contribuire alla diffusione della conoscenza delle bellezze storiche, artistiche, archeologiche della città di Salerno. Lo spettatore/lettore viene accompagnato – ed intrattenuto anche in simpatiche conversazioni con Trotula de Ruggero, Alfonso Gatto, San Matteo – da un curioso pesce lanterna: Luxio.
Alla fine della manifestazione la scrittrice Lucia Quaranta e la traduttrice Kalina Belcheva hanno salutato il pubblico presente unendo simbolicamente sul palcoscenico i rispettivi tricolori.
La scrittrice ancora una volta ha sottolineato:«Uniamo i nostri tricolori in una bandiera ancora più grande: quella della conoscenza che non ha confini mentali, né territoriali e rende tutti più liberi».
Nicoletta lamberti
A volte trascuriamo le cose importanti solo perché sono vicine. Nemo profeta in patria. Complimenti