Calabri rapuere …

Così risuona ,ancora oggi, una parte dell’epitaffio  di Virgilio.

 Calabria che rapisce, Calabria che risplende, bruciata dal sole. Calabria punta dello Stivale d’Italia, terra aspra, come il nome delle sue montagne; terra dolce, come le onde dei due mari che la bagnano, lo Ionio ed il Tirreno. La costa tirreno-cosentina, che ha visto sorgere un’edilizia repentina e disordinata tra gli anni ‘80 e ‘90, ha conservato, nella parte più  interna, il suo fascino.

Nascosti tra oleandri ed ulivi secolari, si possono  percorrere itinerari poco noti al turismo nazional-popolare: qualcuno di questi porta al fiume Lao, che con le sue acque copiosamente torrentizie, si riversa nel mare della costa, donando l’esperienza unica di potersi bagnare in acque fluviali e marine che si incontrano in un unico abbraccio; un  altro itinerario da consigliare è quello  per la Grotta del Romito, in località Papasidero, con alcuni dei reperti artistici più importanti dell’età Paleolitica , in particolare due bovidi (Bos primigenius) e tracce di antiche sepolture.

Da vedere il Santuario della Madonna del Lauro a Scalea, costruito agli inizi del XVIII secolo come ex voto da pescatori di Scalea e da pescatori di Meta di Sorrento per essere miracolosamente scampati ad una pericolosa tempesta.

Dopo un bagno sul litorale ed uno sguardo alla Torre Talao a Scalea, consigliabile una giro a cavallo nello storico maneggio della Bruca, a S. Maria del Cedro,dove tutt’ora si tengono competizioni regionali e nazionali. Il maneggio fa parte di un più ampio e attrezzato complesso, anche questo, come il Santuario del Lauro, miracolosamente scampato ad un incendio doloso di qualche anno fa, frutto di un agito non infrequente in questa terra.

Ma la terra di Calabria resiste  alle brutture infertele , alle brutture edilizie, a quelle del turismo piratesco ed anche a quelle loscamente ammorbanti di alcuni dei suoi stessi abitanti.

La Calabria è sempre qui e attende solo di rapire il tempo ed il cuore del viaggiatore, proprio come  per Virgilio.

Barbara Colurcio

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *

Editoriale

di Mimmo Oliva

Polis SA 2020. UNA REALTA’ IN CONTINUO DIVENIRE

A cinque anni dalla nascita dell’associazione nocerina, facciamo un “bilancio” con Mimmo Oliva, Portavoce nazionale di Polis Sviluppo e Azione. Mimmo, 5 anni di Polis Sviluppo e Azione. Una visione...

BUON VIAGGIO MARTA!

Marta, quando ho saputo che non c’eri più è come se da qualche punto oscuro della mente siano comparsi tutti i ricordi, gli episodi, le incazzature e le tante risate...

Ricominciamo

Ricominciamo, da dove avevamo lasciato, con nuova veste e struttura, nuovi partner ma con vecchia e immutata passione. E con l’immutato pensiero che l’informazione debba essere libera, autonoma e obiettiva...

NAVIGANDO CONTROVENTO

Le nostre sette parole perché: «Il populismo è la democrazia degli ignoranti, che segnala problemi reali e propone soluzioni false». È una citazione recente del filosofo spagnolo Fernando Savater che...