STORIA DI DONNA

Aveva solo 12 anni, il suo corpo iniziava a fiorire, lui un uomo di 40 anni, le si avvicinó ed inizió ad accarezzare i suoi piccoli seni, sussurrava parole che lei, non sapeva neanche cosa significassero.

Era impietrito, aveva paura, non sapeva cosa fare.. ebbe la forza di reagire e iniziò a scappare.

Non una lacrima, non una parola con nessuno, si vergognava di un qualcosa che non capiva, ma sentiva intimamente sbagliata.

Da quel giorno iniziò ad avere paura.

Paura del buio, paura di restare sola, paura…ma doveva dimenticare, doveva cancellare.

Gli anni passavano e pian piano cercava di cancellare quei momenti,doveva farlo anche se si sentiva sola, anche se era sola.

Una mattina mentre stava andando a casa di una compagna, un ragazzo iniziò ad inseguirla, dentro di sé, una voce le intima a di camminare, abbassare lo sguardo e camminare veloce.

Da uno diventarono tre, gli inseguitori.

Aveva 16 anni, urlava, chiedeva aiuto, loro la sbeffeggiavano mentre le loro luride mani la spingevano, la palpavano.. i ricordi che da sola aveva cercato di cancellare ritornarono, tutti insieme, tutti in una volta.

Dal nulla sentì la voce di un omone urlare <lasciatela  stare chiamo la polizia! >…I tre vermi scapparono e lei si ritrovò di nuovo sola, grata al gigante buono che era intervenuto, che non si avvicinò e lei non riuscì neanche a sussurrargli un grazie.

Anche questa volta raccolse le sue forze, la sua rabbia.

Lei aveva di nuovo vergogna, iniziava ad odiarli, a temerli, l’unico uomo che amava era il suo papà. Lui non le avrebbe mai fatto nulla, lui l’avrebbe protetta, lui era la sua ancora di salvezza, si sentiva protetta tra le sue braccia. Parlarne con qualcuno? E con chi?.. chi le avrebbe creduto? Quel giorno decise di diventare come loro.

Tagliò i capelli, pantaloni enormi modello maschile, maglioni larghi, tutta la sua femminilità nascosta da quegli abiti, tutta la sua rabbia, il suo dolore nascosti dietro un sorriso. Promise a se stessa che nessuno più le avrebbe fatto altro male, nessuno più l’avrebbe toccata.

Gli anni passavano, di amici ne aveva tanti, anche se aveva paura.

I suoi migliori amici erano uomini, ma nessuno sapeva cosa aveva dovuto superare.

Poi un giorno conobbe un ragazzo, era l’unico che poco legava con lei. Capelli lunghi ricci, sempre vestito di nero, occhiali scuri,barba incolta, parlava con tutti, ma a lei dava poca importanza. Un giorno per un cornetto non offerto al bar litigarono, lei non lo sopportava, ma nessuno dei due si rendeva veramente conto che questo non sopportarsi,li stava portando in un mondo meraviglioso,chiamato amore.

Lei non accettava questo sentimento,odiava gli uomini,aveva paura. Un giorno per scherzare, lui la intrappolò in un angolo di muro,lei iniziò a tremare ed a piangere. Lui, con i suoi occhi azzurri come il cielo,le asciugò quella lacrima e <non aver paura, non so cosa ti sia successo, tutto ciò che desidero è amarti, aspetterò tutto il tempo che vuoi ma non ti lascerò andare via! >.. Con il tempo lei riuscì a raccontargli tutto,non fu facile,aveva paura che l’avrebbe giudicata,l’avrebbe ferita ed umiliata,ma non fu così, lui fu l’unico a custodire il suo segreto ad aiutarla a superare le sue paura,riuscì a tirare fuori il suo sorriso e a farle promettere che niente e nessuno avrebbe mai spento quel sorriso.

Per 20 anni le restò accanto. Una calda sera d’estate lui volò tra gli angeli più belli, lei sapeva che non l’avrebbe mai abbandonata veramente. Nei momenti peggiori di maggiore sconforto lui è sempre lì, lui è sempre qui al mio fianco… a guidarmi. Grazie a lui ho acquisito quella forza che mi mancava per non vergognarmi di quello che avevo vissuto e taciuto, per pudore, per paura. 

Uomo ricorda! È una donna che per 9 mesi ti porta nel suo grembo,ti segue nella crescita,ti ama INCONDIZIONATAMENTE.. Prenditene cura… Un uomo che fa violenza su una donna, sia essa violenza fisica o verbale, non è UOMO.

Anna Maria De Tommaso

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