BUON VIAGGIO MARTA!

Marta, quando ho saputo che non c’eri più è come se da qualche punto oscuro della mente siano comparsi tutti i ricordi, gli episodi, le incazzature e le tante risate insieme, nonostante alcune circostanze non lo avrebbero consentito.
Quante volte mi incitavi riguardo le tante vertenze che ci tenevano impegnati, la vicenda Amato sopra tutto, quante volte con qualche mio ex collega e qualche tua collega di penna ci siamo visti, “accorti accorti”, per capire cosa non si stesse capendo di quella storia, brutta, contorta, pericolosa. E poi ci facemmo promessa di scriverla insieme quella faccenda, qualcosa non funzionò o non potè funzionare. Sei forse stata l’unica in quel periodo e soprattutto una delle poche persone che nella fase della mia uscita dalla CGIL “non mi ha perso di vista” e non ha mai temuto. Poi ci aiutasti a costruire il nostro magazine, “per semplice stima” affermasti.
Quando ci vedemmo l’ultima volta parlammo della tua Corea, della politica e dei politici che non si arrendevano (loro però, non noi), del sindacato e dei sindacalisti, di Salerno. Una volta mi dicesti che stavano finalmente uscendo fuori gli “altarini”, io ti risposi che finalmente avveniva, e tu “ci divertiremo finalmente”.
Ci credeva davvero. Era proprio così, sempre disincantata e senza alcuna cattiveria.
La redazione tutta del Polis SA Magazine abbraccia il dolore della famiglia Naddei.

Mimmo Oliva