EMERGENZA COVID-19: IMPATTI SULLE IMPRESE E SULL’OCCUPAZIONE.
Cerved, società specializzata in dati ed imprese, ha stimato che le imprese Italiane per la crisi del Covid-19 potrebbero perdere dai 220 a 470 miliardi di fatturato in base a due modelli che ha sviluppato:
- Uno scenario base, secondo il quale l’emergenza terminerebbe a maggio 2020, sarebbero necessari due mesi per tornare alla normalità, con impatti molto importanti sulle economie mondiali e quindi sulle attività di import-export.
- Uno scenario pessimistico, che prevede la durata dell’epidemia fino alla fine del 2020, sei mesi per tornare alla normalità e un completo isolamento dell’economia italiana.
Analizzando i dati nello scenario base che prevede una ripartenza a maggio ci sarebbe una grossa perdita, intorno al 8% mentre se dovesse ripartire a fine anno sarebbe una vera catastrofe con perdite oltre il 17%.
Le regioni maggiormente colpite sarebbero Lombardia e Lazio dove c’è il PIL più alto, ma sono preoccupanti le situazioni previste per Puglia, Sicilia e Campania.
La situazione sarebbe ancor più preoccupante in termini di occupazione dove già a fine 2019 era iniziato a risalire arrivando intorno al 10%.
Chi sarebbe maggiormente penalizzato sarebbero ancora una volta i giovani soprattutto quelli in cerca di prima occupazione. Per questi motivi il Decreto “Cura Italia” varato in questi giorni ci convince molto poco, i provvedimenti varati non sono adeguati alla crisi economica, non riflettono sui problemi futuri e i 25 miliardi stanziati rispetto ai 200 della Spagna e i 550 della Germania sono una goccia in un oceano.
Fonte Cerved: https://know.cerved.com/imprese-mercati/gli-impatti-del-covid-19-sui-ricavi-delle-imprese-italiane/
Marco Caruso