cosa dobbiamo aspettarci

cosa dobbiamo aspettarci

Cosa ci dobbiamo aspettare?

Prendiamo atto, che nella conferenza stampa del 24 marzo CHE il  Premier Conte ha tenuto nel pomeriggio a palazzo Chigi, dopo aver incontrato le opposizioni, il Governo ha ufficialmente abdicato dal potere a favore delle Regioni.

Ed oggi la domanda che in molti si stanno ponendo, è <<Se lo scontro di poteri già in atto da giorni, si è concluso con una concessione di sovranità alle Regioni, come mai il Governo non ha anche testimoniato la sua incapacità a gestire l’emergenza?>>

E’ vero che l’Italia per la prima volta si trova in questa situazione inedita, ma prendiamo atto anche del fatto che nè le Nazioni del Patto Atlantico, tanto meno i nostri Stati amici dell’Europa, stanno facendo molto per aiutarci in questa situazione, tranne interventi ricevuti, da una chiara compagine di stati e cioè Cina, Russia e Cuba.

E quindi un’altra domanda che ci sovviene è <<Non è che sulla testa dell’Italia in ginocchio, si stia giocando una partita decisamente più cinica da cui potrebbe scaturire uno tsunami geopolitico?>>

In tutto questo, mentre negli altri paesi, anche con il supporto delle dovute misure di sicurezza, i parlamenti continuano a lavorare, il nostro continua a rimanere immobile, con il Premier che annuncia di comunicare alle camere ogni 15 giorni, mentre invece vista la gravità della situazione dovrebbe farlo ogni 15 ore; e soprattutto, mentre i nostri medici si stanno ammalando, senza poter avere a loro disposizione nemmeno le mascherine, tanti lavoratori sono in balia di notizie ancora non chiare sugli ammortizzatori, le partite iva distrutte da un bonus del tutto inconsistente e senza riuscire a vedere la luce fuori dal tunnel, le fasce più deboli che non sanno cosa accadrà domani ed hanno paura del futuro, perché si rendono conto che lo Stato non c’è.

A questo si aggiunge anche un atto ufficiale del Governatore della Campania Vincenzo De Luca, che il 25 marzo, con una lettera molto cruda, accusa il governo di essere assente e di non mantenere i patti sulla fornitura dei beni promessi per arginare l’emergenza sanitaria, con lo stesso Governatore, che più che una lettera, ha lanciato un grido disperato e colmo di rammarico, scrivendo che la situazione è vicina al collasso e che se questa assenza continuerà, non ci sarà più tempo per arginare l’avanzata del virus e la Campania, ma come crediamo anche tutto il resto del Sud, potrà solo contare i propri morti.

Riteniamo questo atto in particolare, la dimostrazione di una gravissima inconsistenza del Governo, in questa fase drammatica del nostro Paese e proprio perché temiamo che la situazione sociale possa sfuggire di mano, ritrovandoci in uno scenario simile ad una guerra “civile” con il presente atto, lanciamo una petizione pubblica e ci appelliamo al Capo dello Stato perché prenda atto di quanto la classe politica odierna non sia capace di gestire l’evento, e che faccia tutto nelle sue possibilità per intervenire anche in maniera decisa e drastica, per un cambio di rotta repentino.

Pierpaolo Attanasio

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