COVID-19. IL MOLISE INCARNA LO SPIRITO DEL GUERRIERO SANNITA
La diffusione di un’epidemia dipende spesso da atteggiamenti insensati, mossi dall’ignoranza, dalla non consapevolezza dei rischi, dal menefreghismo che non frena i contagi anzi li produce a dismisura. Appellarsi al buon senso, al seguire rigorosamente regole sull’igiene e sui nostri comportamenti in società è la decisione più saggia. Il valore di un popolo si misura dalla disponibilità al sacrificio, ce l’insegna la storia per chi si è preso la briga di studiarla Quindi tutt’Italia, colpita ferocemente dalla pandemia, ha il sacrosanto dovere di attenersi a regole di diversa natura (a partire da quelle igieniche) per tentare di contrastare la diffusione del virus. In particolar modo è bene ed istruttivo soffermarsi su zone, territori, regioni che con mirabili sforzi son riuscite a contenere l’estensione della pandemia rispondendo con intelligenza, grazie ad il rispetto delle regole, a quest’emergenza. In Molise si registrano 101 casi di contagiati con un’impennata dovuta anche all’aggiunta di nuovi casi positivi al Covid riscontrati nel comune di Cercemaggiore, all’oggi zona rossa, in una casa di cura in cui il virus ha colpito diversi anziani, una categoria fragile che va considerata con la massima attenzione, e 3 operatori sanitari, categoria che assieme ad infermieri e medici è considerata quella più a rischio. La risposta all’emergenza in questa regione è sempre pronta: perché immediatamente si attivano tutte le misure per contrastare ulteriori contagi: effettuazione di tamponi, ricostruzione epidemiologica, isolamento in quarantena e chiusura delle “zone rosse” anche con pochi casi positivi. Proprio in queste ore, la Regione sta valutando ordinanze per blindare anche questo centro come avvenuto per i comuni di Pozzilli e Venafro in provincia di Isernia, Riccia e Montenero in provincia di Campobasso. Il livello di guardia non si abbassa: dall’inizio dell’emergenza, quasi 600 tamponi sono stati effettuati sul territorio e l’impegno del personale sanitario e degli addetti ai servizi delle pulizie e sanificazione degli ambienti contagiati, delle forze dell’ordine, delle diverse amministrazioni, della protezione civile, dei vigili del fuoco, della croce rossa, dell’informazione giornalistica che fronteggiano l’emergenza con ciascun mezzo messo a disposizione da speranza ad una popolazione impaurita ma non fragile. Che risponde con saggezza alle linee guida e rispetta le regole per quanto possibile. Il presidente della Regione Molise, Donato Toma, non demorde sulla richiesta al Governo per l’effettuazione di più tamponi a soggetti maggiormente a rischio (operatori del 118 e personale operante negli ospedali Covid). Resistenza e senso civico dei cittadini molisani si riscontrano anche in imprenditori e commercianti che stanno garantendo sostegno ed assistenza continua per quel che riguarda i servizi essenziali non sospendendo quella catena produttiva fondamentale che serve a tamponare l’emergenza. Non a caso, uno dei simboli che identificano il Molise nel resto d’Italia è una statua del Guerriero Sannita che troneggia nella piazza principale di Pietrabbondante in provincia di Isernia. Non a caso in questi giorni è illuminata con i colori della nostra bandiera per lanciare un messaggio: la popolazione dev’essere unita nell’emergenza, solidale, senza frontiere.
Silvia De Cristofaro