Musei e polemica: Sgarbi all’attacco su riapertura musei come “bene primario”
La contestazione di Sgarbi del dpcm dell’8 marzo
In un momento tanto critico e difficile a livello nazionale e globale come non poteva far sentire la sua voce urlante il noto critico d’arte Vittorio Sgarbi? Colui che con le sue orazioni mediatiche è capace di smuovere l’Italia, iniziare polemiche e talvolta sollevare polveroni.
Stavolta, il problema della contestazione è serio: il fermo del settore cultura, settore importante all’interno dell’economia Italiana (riferito in particolar modo a Musei e Teatri). Precisamente, Sgarbi contesta alla Presidenza del consiglio “l’insensatezza” con cui sono stati aperti i supermercati e non i luoghi d’arte.
Il fermo del settore “Cultura”, a quanto pare, interessa in primo luogo anche tasche di Sgarbi: “Lavorando in teatro circa 200 giorni l’anno, quali saranno le mie perdite da qui a sei mesi?” – afferma il noto critico d’arte in un’intervista rilasciata al programma televisivo “Stasera Italia”.
Per quanto riguarda la chiusura dei musei, Sgarbi prende spunto dalla mostra di Raffaello alle Scuderie del Quirinale, costata 5 milioni di euro e chiusa dopo due giorni.
La grande mostra di Raffaello alle Scuderie del Quirinale
In occasione dei 500 anni della morte del grande Raffaello Sanzio era stata organizzata una grande mostra a Roma nelle Scuderie del Quirinale. Inaugurata il 5 marzo, per poi chiudere al pubblico due giorni dopo a causa del dpcm 8 marzo contenente misure di contrasto e contenimento contro il Covid – 19, l’allestimento avrebbe dovuto raccogliere ben 100 opere mai riunite prima. La notizia e le celebrazioni erano giunte a livello internazionale. L’allestimento consisteva in una grande esposizione monografica con oltre 200 capolavori, tra dipinti, disegni ed opere di confronto.
Duro colpo per la cultura italiana, ma anche per gli organizzatori stessi (l’esposizione è stata realizzata dalle scuderie del Quirinale alla collaborazione della Galleria degli Uffizi, della Galleria Borghese, del Parco Archeologico del Colosseo e dei Musei Vaticani).
Attualmente, la mostra è disponibile sul sito e sui canali social delle Scuderie del Quirinale attraverso il un video racconto tra le sale della mostra.
L’appello di Sgarbi e la sua proposta
La proposta di Sgarbi è di riaprire i musei entro il 25 aprile, dieci persone per ogni sala ad un metro di distanza. L’appello è quello di considerare tale settore un bene primario, e fare una passeggiata al museo rispettando le norme di distanziamento può risultare sano tanto quanto consentire di fare una passeggiata all’aperto in un parco, cosa che al momento non è ancora concessa.
Ciò che afferma Sgarbi, stavolta, è giusto e sensato! Ma sarà così semplice realizzarlo all’interno della cosiddetta fase 2?
Non attendiamo altro che ulteriori sviluppi.
Raffaella Grimaldi