Anche a Roccapiemonte vietate la sperimentazione e l’installazione del 5G
Oltre Montecorvino Pugliano e Montecorice e altre realtà locali della Valle dell’Irno, tra cui, Baronissi, Mercato San Severino e Pellezzano, anche nell’Agro aumentano i Comuni che vietano la sperimentazione e l’installazione della nuova tecnologia per la telefonia mobile, infatti, dopo Castel San Giorgio, si aggiunge Roccapiemonte.
Il divieto del 5G è stato imposto dall’ordinanza sindacale emanata ieri dal primo cittadino rocchese Carmine Pagano che ha assunto tale decisione anche in virtù della diffida trasmessa da Codacons alla Provincia di Salerno in merito all’installazione dei nuovi impianti di comunicazione elettronica di quinta generazione. L’ordinanza stabilisce che, in mancanza di studi scientifici che dimostrino la non nocività delle microonde e delle radiofrequenze sulla salute pubblica e sull’ambiente, è bloccata prudenzialmente qualsiasi tipologia di diffusione del 5G nel territorio comunale. Infatti, spetta al sindaco, in qualità di ufficiale di Governo e massima autorità sanitaria locale, fronteggiare la minaccia di gravi danni per i cittadini, assumendo ogni misura volta a ridurre l’inquinamento elettromagnetico e i conseguenti rischi per la salute della popolazione.
Vincenzo P. Sellitto