Giorgio Adamo

Giorgio Adamo. Un’anima rock da palcoscenico teatrale.

Giorgio Adamo è un’artista originario di Mercato San Severino in Provincia di Salerno di grande talento e profonda sensibilità. Nato come musicista di rock underground, è approdato poi sul palcoscenico dei teatri di mezzo mondo quale interprete ed anche – in molti casi protagonista – in maestosi musical internazionali.

Nel 2007 è Telemaco in “Odissea The Musical”, nel 2009 è Pier delle Vigne ne “La Divina Commedia”; nel 2012 èRomeo in “Giulietta e Romeo Live 3D”, nel 2013 è il principe Siddharta in “Siddharta musical”. Ed ancora è Giuda, ma ha anche il ruolo di Simon Zelotes, nel super musical “Jesus Christ Superstar” di Massimo Romeo Piparo, accanto a Ted Neeley. Ha anche lavorato in “Divo Nerone” ed in “Lady Oscar”.

Odissea The Musical

Giorgio, sei un’anima rock, poliedrica ed eclettica, nonché complessa e ricca di sfaccettature! Dall’esperienza in un gruppo locale rock “Stamina” sei approdato alla maestosità dei musical calcando i palcoscenici teatrali di Italia e del mondo?

Sì, dopo le bellissime esperienze con Stamina e Mind Key è stata per me una svolta importante quella del “teatro musicale”. Oramai, sono tanti anni che ho la possibilità di cimentarmi in ruoli meravigliosi e dopo ogni tour, che porto a termine, mi sento un po’ più ricco; la mia pelle si inspessisce ogni volta grazie all’anima dei personaggi interpretati. Ci si affeziona alle cose belle e la maggior parte delle avventure affrontate rivivono sempre in me e nei miei ricordi.

Le tue canzoni e le tue interpretazioni denotano infinità passione e profonda sensibilità! Ma qual è la tua personalità, la realtà del tuo mondo al quale sei ancorato?

Ci si trasforma un po’ con il tempo e con le esperienze. Nel mio lavoro ho affrontato molte realtà differenti che mi hanno aperto a tante contaminazioni. Quando scrivo le mie canzoni, per esempio, non seguo una linea stilistica specifica e ne nascono idee dal sapore molto diverso tra loro. Mi piace tanto curare i testi che per me restano la cosa più importante. Quando sono sul palco, però, è davvero inevitabile che la mia anima rock esca fuori in un modo o nell’altro!

Le tue interpretazioni nel musical “Jesus Christ Superstar” di Massimo Romeo Piparo hanno riscosso notevole successo. Quale opera che hai interpretato è più confacente alla tua personalità?

Sono reduce dalla tournée olandese di “We Will Rock You” dei Queen, sempre con la Peeparrow Entertainment. Ho avuto la responsabilità di ricoprire il ruolo del protagonista Galileo accanto alla star internazionale ANASTACIA; devo dire che è stata molto dura, ma altrettanto soddisfacente perché interpretando quei capolavori, ho avuto modo di dare libero sfogo alla mia vena rock.

Nel tour europeo di Jesus Christ Superstar, però, ho potuto interpretare il mio ruolo preferito da sempre, Judas, accanto al grande Ted Neeley, lo storico Jesus della pellicola. Non ho parole per descrivere un’emozione così grande ed è davvero difficile superare quello che è stato per me l’apice dal punto di vista artistico e affettivo. Resta comunque una bella battaglia tra questi due ruoli così diversi tra loro!

Ultimamente ti stai sperimentando come cantautore e solista. Che cosa hai voluto esprimere con “La Bomba” dedicata all’attentato al Bataclan di novembre 2015?

“La Bomba” è un brano a cui sono molto legato. Al momento sto continuando a scrivere. Sto fremendo per entrare in uno studio e cominciare a lavorare al mio album… Non vedo l’ora!!

In tempi di Coronavirus – così come altri artisti – ho visto che sui social ti sei dilettato in “Pillole di Rock ‘n Roll” ed in altre performance musicali!

Durante questo periodo ho cercato di essere il più attivo possibile dal punto di vista creativo. Avevo ore e ore a disposizione, e dopo mesi concitati passati in tour, avere del tempo per me è stato positivo, nonostante la situazione critica in cui ci siamo trovati. Così mi sono dedicato a riordinare le idee per il mio progetto da solista, ho messo insieme una breve raccolta di miei racconti che spero di pubblicare al più presto, ho curato l’orto e talvolta mi sono dilettato con piacere in qualche breve performance per il web. Mi reputo molto fortunato perché ho potuto trascorrere questa quarantena con i miei cari e circondato dalla natura. Sono grato a tutto questo!

La pandemia del coronavirus e le misure di contenimento dell’emergenza sanitaria come hanno inciso sulla tua vita lavorativa, ma soprattutto su quella sociale?

Hanno stravolto la vita di tutti. Noi lavoratori dello spettacolo siamo totalmente paralizzati nonostante le ripartenze. Sono andati in fumo grandi tour teatrali, concerti, eventi, tutto! Quindi, per noi sarà davvero dura affrontare questa situazione, perché a differenza di altri settori, abbiamo delle incognite ancora più grandi sulla ripresa. Non mi perdo ad aprire parentesi perché ci vorrebbe un romanzo per entrare nel merito di una situazione delicata che tocca un settore in grande crisi e con poche tutele. Ho passato gran parte della mia vita sul palcoscenico e desidero tornarci presto. Resto fiducioso, produttivo, con tanta voglia e tante idee.  Attendo solo il momento per scendere in campo!

Nicoletta Lamberti

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