Proteine Creative. Alessandro Marasco, un “salto in lungo” per il futuro
Sfiora il cielo mentre affonda i piedi nella sabbia; una manciata di secondi per conquistare in volo centimetri di rena chiara e firmare, così, un nuovo traguardo. Questo è ciò che compie Alessandro Marasco, atleta diciannovenne della Nazionale Italiana di Salto in Lungo quando si solleva da terra e, al pari di una creatura immortale, vola verso la meta ogni volta più ambiziosa.
Non ha bisogno delle ali di Icaro … Alessandro Marasco vola grazie ad una grande tenacia, preparazione atletica, volontà e sacrificio che nemmeno i riflettori dei più popolari jet – set sportivi faranno sciogliere come cera al sole. Straordinaria è la determinazione che contraddistingue questo giovane atleta che, come i compagni della sua categoria, deve impegnarsi tanto nel riuscire ad emergere con il salto in lungo in una realtà sportiva che, troppo spesso, gira solo attorno ad una palla.
Alessandro, quando ti sei avvicinato all’atletica e quando è nata la passione per questo sport?
È iniziato tutto nel 2013, quando frequentavo le scuole medie. Arrivarono due allenatori nella palestra della scuola per reclutare ragazzi ed orientarli verso l’atletica leggera. Il test principale era riuscire a tirare il più lontano possibile un aggeggio chiamato “vortex”. Nonostante la mia struttura esile, uno dei due allenatori notò che i miei lanci andavano molto più lontano degli altri, così mi propose di iscrivermi alla società di atletica leggera che ancora oggi è la mia società.
Iniziai con il getto del peso con discreti risultati, poi dopo aver sperimentato un po’ tutte le specialità dell’atletica leggera, passai alla velocità ed ai salti più adatti alla mia struttura fisica longilinea. Da quel momento iniziai a prepararmi e a gareggiare principalmente sul salto in lungo, ma con risultati mediocri.
Col tempo iniziai a prendere le cose più seriamente; gli allenamenti divennero più intensi e così due anni dopo, nel 2015, divenni campione italiano di categoria. Dopo questa vittoria il “salto in lungo” e l’atletica leggera divennero parte integrante della mia vita!
Negli anni successivi diventai un membro della nazionale italiana, partecipai ed arrivai in finale ai Campionati Europei. Questa esperienza mi diede una grande sicurezza che mi ha permesso negli anni successivi e fino ad oggi di salire sul podio (o quasi) di tutti i campionati italiani.”
Questo giovane campione italiano non si lascia ubriacare dall’ebbrezza del volo, ma con elegante compostezza continua a sfogliare le pagine della sua breve, ma già intensa vita da sportivo agonista.
“Entrare nella nazionale italiana vuol dire far parte della fascia più elevata di atleti, alcuni dei quali anche molto famosi. Quando feci il mio primo raduno tecnico avevo solo 16 anni, praticamente ero uno dei più piccoli, ero molto contento, felice determinato ma – allo stesso tempo – spaventato in quanto non conoscevo nessuno. Era per me un ambiente professionale del tutto nuovo!
Col tempo quell’ambiente, che inizialmente mi faceva paura, divenne un’opportunità per migliorare tecnicamente, conoscere nuove tipologie di allenamento, confrontarmi con nuove persone, centri di allenamento all’avanguardia, insomma tutto ciò di cui un atleta ha bisogno.
Questo mi ha permesso di migliorare molto sotto tutti gli aspetti non solo fisici e tecnici, ma anche – come persona – il mio modo di pensare e di agire, portandomi a raggiungere ottime misure”.
Alessandro Marasco è concentrazione, adrenalina, rincorsa e salto in lungo verso il futuro … con addosso un paio di pantaloncini corti … il vento che a volte spinge altre osteggia, con gli occhi umidi di tensione ed emozione…
“Il messaggio che sento di dare agli altri è di impegnarsi al massimo per raggiungere ciò che realmente si desidera anche andando oltre i propri limiti. Divertirsi in ciò che si fa, perché questo renderà tutto molto più semplice e piacevole, circondarsi di persone che condividono lo stesso sogno e, cosa più importante, non arrendersi mai!”
Con questi presupposti è il caso di dire che il futuro, per il diciannovenne Alessandro Marasco, è un’opportunità da prendere a volo o meglio con un salto in lungo.
“I miei obiettivi futuri sono tanti! Il più importante, però, è quello di poter partecipare ad una finale mondiale e, magari, anche ad una Olimpiade”.
Corri Alessandro, corri veloce e se ti sporchi di sudore e sabbia sappi che il coraggio e l’impegno sono l’alchimia capace di trasformare la comune sabbia di un campo in oro olimpico!
Lucia Quaranta