Passione radio: intervista ai big del mondo radiofonico, Gigio Rosa si racconta
In occasione dell’evento “Mettiamo in radio il territorio” incontro Gigio Rosa, speaker di punta nonché direttore commerciale di Radio Marte. Discutiamo insieme del successo di Radio Marte e dell’importanza dell’evento al quale stiamo partecipando.
Mettiamo in radio il territorio un meeting spettacolo organizzato da Rete destinazione sud e da RCS75 Radio Castelluccio con l’intento di creare sinergia e coesione fra i network campani e le diverse istituzioni del territorio.
Gigio Rosa, Radio Marte
“La radio è un altro discorso, la radio è vita con la V maiuscola – cercate di abbracciare la vita più che una storia instagram, o un tik tok”. Così voglio iniziare il mio racconto della chiacchierata con Gigio Rosa, speaker radiofonico nonché direttore commerciale dell’emittente campana Radio Marte.
Incontro Gigio Rosa il 12 agosto all’Arena del Mare in occasione dell’evento “Mettiamo in radio il territorio”, momento unico in cui 13 radio campane si ritrovano per la prima volta in una sorta di abbraccio collettivo, una serata di unione e confronto per potenziare i rapporti con le istituzioni ed affinare la sinergia tra le radio.
Cappello rosso, gentilezza i tratti distintivi di Gigio Rosa. E poi, la voce, ovviamente. Ogni conduttore radiofonico lascia il segno con la sua voce, con i suoi talk, per come accompagna la canzone in ingresso, o come la lascia scivolare via e torna dai noi radioascoltatori. Ed è la voce, insieme a queste piccole azioni, questi gesti che sembrano spontanei, ad entrare nell’inconscio di chi sta al di là della “scatolina” e a riaccendendo la memoria e i sensi. La voce di Gigio è chiara, limpida e profonda. Per una sera, però, è emozionante vedere l’amore per la radio vibrare non solo negli altoparlanti della propria auto, negli auricolari dello smartphone, ma negli occhi delle persone che ho la fortuna di incontrare.
Non abbiamo molto tempo per l’intervista, ma pochi minuti bastano per trasmettere l’energia e la passione per chi in radio ci lavora da anni e per commentare insieme la singolarità della serata che stiamo vivendo.
“Da oltre quarant’anni che Radio Marte opera con il motore immancabile di questo tipo di attività che è la passione, passione a tutti i livelli. Il riconoscimento viene dai numeri, dai nostri ascoltatori che ci hanno sempre scelto e permesso di confermare lo stile marziano” – mi racconta Gigio Rosa.
Radio Marte, infatti, festeggia quest’anno il suo 40° anniversario, 40 anni di storia che sia intrecciano con il tessuto partenopeo. Un emittente che nasce grazie al sogno e alla testardaggine di Paolo Serretiello, Antonio Cimmino e Vincenzo Russo. Dalla prima sede nel sottoscala in un vicoletto a via Costantinopoli 2 a Marte in un battito di ciglia. Il nome fu scelto da Serretiello con la volontà di raggiungere una dimensione altra, o meglio un altro pianeta “Mi piaceva l’idea di raggiunger un altro pianeta, magari la luna, poi la notizia di una sonda sul pianeta rosso, e così Radio Marte”. Da Materdei a Via Costantinopoli alla storica sede di Porta Alba fino all’attuale sede di Capodichino. Non sono tanto gli spostamenti fisici a catturare la nostra attenzione quanto quelli fatti navigando sulle “frequenze marziane”. Storica la “segreteria marziana”, che dà vita alle prime forme di interazione con i radioascoltatori, format come “Luci e voci”, “Domenica out, “La mia storia importante” per giungere a format più recenti e ancora in onda come “la Radiazza” di Simioli.
Radio Marte fu una delle prime radio a introdurre il concetto di interazione con l’ascoltatore, la cosiddetta call to action. Il rapporto con il pubblico è fondamentale: al di là dei numeri e degli ascolti, le persone hanno bisogno di sentirsi parte integrante – sono “linfa vitale”.
E sono gli stessi radioascoltatori a fornire quotidianamente gli stimoli per rinnovare il palinsesto e trovare sempre nuovi spunti di riflessione. “Lo stimolo è qualcosa che non manca e non mancherà mai e caratteristica di tutte le radio è saper percorrere la strada che sta percorrendo allo stesso tempo la società” – continua a raccontarmi Gigio Rosa.
Commentiamo poi l’evento Mettiamo in Radio il Territorio e come gli altri conduttori presenti è favorevole a creare sinergia fra le radio specialmente in questa fase di convivenza con il Covid.
“Le radio hanno avuto un ruolo fondamentale nella gestione della chiusura post Covid – anche se spaventa dirlo in questi termini – tutte le iniziative che possano favorire pubblico ed operatori sono senz’altro positive”.
La mia ultima domanda riguarda la libertà dell’informazione in radio in occasione del 45° anniversario della creazione delle radio libere.
“Per risponderti con la massima sincerità dovrei essere apartitico, apolitico, incolore, inodore, insapore” – “Lo stesso vale anche per l’informazione sportiva, pur avendo compagini sportive importanti in Campania, Radio Marte si è posta in maniera trasversale tramite un sistema informativo imparziale e con grandi responsabilità”.
Concludiamo l’intervista con l’invito ai giovani ad approcciarsi al mondo della radio in quanto vita e a trovare stimoli da essa, abbandonando “la gloria momentanea” che può dare un video su tik tok, o una storia Instagram” e ad “abbracciare la vita”.
E con questa bellissima citazione di Gigio Rosa si conclude l’intervista, mentre fremono i preparativi per l’inizio dell’evento…
Il Podcast dell’intervista sulla pagina FB di Polis SA Magazine https://www.facebook.com/PolisSAMagazine/videos/p.691791541411702/691791541411702/?type=2&theater
…continua nel prossimo articolo
Raffaella Grimaldi