Lo Spazio del Tempo. Tra un Attimo e l’Eternità.
La Valle dell’Irno offre interessanti e particolari spunti per gli appassionati di Arte Contemporanea!
La Mostra d’Arte Contemporanea: Lo Spazio del Tempo. Tra un Attimo e l’Eternità – il cui Direttore Artistico è il Dott. Michele Citro, Presidente dell’Associazione Culturale “Edizioni Paguro” e docente presso Valletta Higher Education Institute – VHEI – è stata inaugurata il 20 Settembre alle 18 nell’Antico Eremo dello Spirito Santo, prestigioso e suggestivo complesso museale,a Pellezzanoe si terrà fino al 30 Settembre 2019 dalle ore 17 alle ore 20.30.
Michele Citro – a conclusione dell’inaugurazione – sintetizza l’essenza della Mostra: “L’Eremo è una metafora della Cultura! Io ho portato la Cultura nell’Eremo ed ho portato la gente alla Cultura che si è rifugiata in un eremo.”
Questa interessante “collettiva di personali”, nata da un’idea di Michele Citro, è stata particolarmente appoggiata – oltre che dal Sindaco del Comune di Pellezzano, Francesco Morra – anche dal Presidente del Consiglio Comunale di Pellezzano Dott.ssa Alessandra Senatore. Ha avuto il patrocinio della Regione Campania, del Comune di Pellezzano, nonché dei Comuni di Salerno, Baronissi, Fisciano e Mercato San Severino ed è stata sponsorizzata dalla stessa casa editrice Edizioni Paguro, dal Valletta Higher Education Institute (VHEI) e dalla prestigiosa azienda vinicola veneta Astoria.
Nella mostra il Dott. Michele Citro ha sapientemente allestito – con un equilibrato e professionale gusto artistico – l’esposizione di oltre 120 opere di arte contemporanea (dipinti, fotografie, sculture e installazioni) di vari artisti di ogni regione d’Italia, quali Ernesto Bruschi, Antonio Bruscella, Cinzio Cavallarin, Carmela De Caro, Antonio Sebastiano Daraio, Nicola Della Corte, Peppe Cuomo, Paolo Gaetani, Gianfranco Gobbini, Gerardo Grimaldi, Luca Impinto, Salvatore e Vincenzo Liguori, Pierluigi Lo Monte, Ida Mainenti, Rocco Manniello, Guido Marena, Pier Francesco Mastroberti, Rossella Nicolò, Maria e Pasquale Palese, Nicola Pellegrino, Franco Pironti, Giuseppe Pizzo e Vittorio Vertone.
“Sal De Riso” ha omaggiato la mostra con un’opera d’arte dolciaria composta con la tradizionale torta d’Amalfi arricchita di steli di zafferano ed una scultura in zucchero soffiato e glassato.
“L’obiettivo di questa Mostra d’Arte Contemporanea è valorizzare i luoghi perduti del territorio tramite la glorificazione dell’Arte sia locale che nazionale portando gli artisti a riflettere su categorie astratte come quella del Tempo” aggiunge il Direttore Artistico.
Michele ha invitato numerosi artisti provenienti da tutta Italia a “re – interpretare concettualmente e figurativamente il ‘Tempo’. “Il Tempo – secondo il pensiero filosofico greco – viene rappresentato dall’artista in una triplice accezione: – KRONOS, il tempo dell’Umano quale consequenzialità tra passato, presente e futuro – KAIRÒS, l’attimo fuggente oraziano, difficile da cogliersi; – AIÒN, l’Infinito che leopardianamente alberga nel semplice e puro Finito.”
In un suggestivo anfratto dell’eremo colpisce ed emoziona la scultura in bronzo “Pensieri” di Pier Francesco Mastroberti – I Guardiani del Tempo e la sua stessa ombra deformata riflessa sui muri dell’eremo!
All’inaugurazione hanno sfilato delle graziose modelle con delle originali e artistiche acconciature dell’Hair Stylist Cristina Noel del Noel Hair Beauty Salon a Torino.
Nell’antico eremo – nell’ambito di questo evento – saranno anche ospitati il reading poetico “Poetica Tempora” ed il convegno “L’arte incontra la cucina” (21 settembre) dove il maestro umbro Gianfranco Gobbini – con l’associazione “I semplici” di Pellezzano, produttori di Zafferano – spiegherà l’uso dello zafferano nella pittura. Ci saranno anche i corsi di arte terapia “La danza delle emozioni” della psicoterapeuta, psicodrammatista psicoanalitica e teatro-arte-terapeuta veneta Raffaella Brancaglion (23 e 24 settembre) e la presentazione del saggio di Michele Antonio Averardo “Le tre faville c’hanno i cori accesi. Superbia, Invidia, Cupidigia e gli altri vizi capitali nella Divina Commedia” (28 settembre).
Nicoletta Lamberti