IO NON RISCHIO: CAMPAGNA DI PREVENZIONE CONTRO GLI EVENTI SISMICI

La terra trema ancora in Molise. E’ accaduto a Ripabottoni e nelle sue zone limitrofe e nei pressi di Campobasso. La scossa di magnitudo 3.0 non ha causato danni ma paura e sgomento. Che sono le prime sensazioni nostre quando, in un lasso di tempo più o meno lungo, a bloccarci è il timore di non farcela. In luoghi, come il Molise, qualificati ad altissima pericolosità sismica la campagna di prevenzione “Io non rischio” è sempre necessaria al singolo cittadino che ha il dovere di informarsi, per lui e per gli altri, perché queste situazioni di emergenza possano essere affrontate con responsabilità. Mantenere la calma quando si verifica un terremoto può salvare la vita. Il Dipartimento della Protezione civile, Anpas, Ingv e Reluis, in accordo con Regioni e Comuni interessati ed in collaborazione con l’Ogs, mai fermano questo progetto di sensibilizzazione ed informazione sui metodi per affrontare eventi catastrofici. Ed attraverso le collaborazioni di uomini e donne volontari di protezione civile, si scende in piazza (anche il Molise ha prontamente risposto all’iniziativa) per distribuire materiale per la conoscenza dei rischi sismici e per illustrare a voce le regole fondamentali da seguire appena si avverte una scossa sismica. Ma facciamo un passo indietro, agiamo prima che avvenga un terremoto: il cittadino deve, prima di tutto, informarsi sul livello di pericolosità del proprio comune, essere a conoscenza del piano di protezione civile, individuare l’area di attesa più vicina, accertarsi che la sua casa sia stata costruita con i criteri prescritti per la zona sismica in cui si trova, così si legge negli opuscoli informativi, ed in caso di ristrutturazione della propria abitazione seguire le norme dettate anche dal buon senso. Tenendo in mente- come specificano a gran voce questi nostri volontari- che ad uccidere non è un terreno che trema ma il crollo delle case, degli edifici che non reggono all’scuotimento intenso della terra. Fermare i fenomeni sismici, non si può: ma ridurre i rischi e le conseguenze disastrose, quello sì. L’ultima campagna di prevenzione ha riguardato soprattutto l’atteggiamento da tenere in casa: prima di una scossa, è bene informarsi su come spegnere interruttori della luce, chiudere rubinetti di gas ed acqua che potrebbero subire danni e non tenere oggetti pesanti su mensole e scaffali troppo alti. Gli arredi più pesanti debbono essere ben fissati al muro. Ogni componente della famiglia deve aver ben chiaro il posto in cui può prendere una cassetta di pronto soccorso, una torcia elettrica, una radio a pile, un estintore. Durante il terremoto, ci si può proteggere da un eventuale crollo, riparandosi sotto una trave od un muro portante o sotto ad un tavolo. Non usare scale ed ascensori ma appena è possibile, una volta all’aperto, allontanarsi da costruzioni e linee elettriche. E’ un atteggiamento prudente cercare di raggiungere le aree individuate dal piano d’emergenza per cui ogni comune ha previsto una mappa dettagliata ed attendere i soccorsi negli spazi adibiti alle operazioni di assistenza alla popolazione. L’uso dell’auto può intralciare il passaggio dei mezzi di soccorso, l’uso del telefono quello delle linee telefoniche. Possono sembrare scontati consigli che sempre vengono ripetuti. Ma le ripetizioni giovano, si dice, e non rendono vane tutte quelle procedure che si studiano e vengono divulgate per la gestione delle emergenze.

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