IL RE LEONE

Inizialmente guardando i primi trailer e poster pubblicitari, avevo il terrore che questo film si sarebbe rivelato un flop colossale, a causa del forte realismo che avrebbe intaccato tutta la magia del cartone originale e reso il film un grande documentario sull’Africa.

Fortunatamente non è andata così, o non del tutto.

A livello tecnico e visivo è qualcosa di incredibile. La tecnologia ha fatto veramente passi da gigante: nel film quasi ti dimentichi di star guardando animali non reali, fatti a computer; inoltre anche le varie animazioni, specie relative alla mimica facciale dei personaggi, non risultano affatto macchinose e ciò ha permesso di avere un labiale abbastanza fluido anche in lingua italiana e durante le canzoni.

E’ indubbio che la tecnologia digitale abbia fatto un po’ perdere al film quel fascino e quella magia che solo il cartone poteva dare.

La storia è lineare, uguale al cartone, con piccoli cambiamenti soprattutto nelle scene finali, ma comunque riesce ad emozionare.

A differenza del cartone, è stato dato molto più spazio alle leonesse, soprattutto Nala e Sarabi, e alla loro importanza e forza nella vita dei cuccioli e del branco (come succede anche in natura).

Le scene comiche funzionano e fanno ridere moltissimo, senza però cadere nel grottesco o risultare infantili, grazie anche un buon doppiaggio italiano: non posso che fare i complimenti a Edoardo Leo (Timon) e Stefano Fresi (Pumba).

Purtroppo, eccezion fatta per alcune voci, non ho apprezzato molto il doppiaggio italiano dei personaggi principali: soprattutto Marco Mengoni ed Elisa non li ho trovati adeguati, troppo inesperti per ruoli così importanti.

Naturalmente, per tutti i nostalgici, non mancano le classiche canzoni (un po’ diverse con qualche cambiamento), alcune scene famose e i dialoghi che sono entrati nella storia dei cartoni Disney; anche se devo dire che purtroppo alcune delle scene iconiche del cartone sono state tagliate o cambiate.

Concludendo, credo che Il Re Leone sia il miglior remake fatto finora, mescolando le atmosfere del cartone originale con la modernità e tecnologia odierna, fa provare allo spettatore un mix tra soddisfazione e nostalgia.

D’altronde, i vari remake Disney puntano proprio su questo, sul fattore nostalgia di tutti quei bimbi cresciuti che non dimenticheranno mai i bei momenti passati a guardare i cartoni originali e le canzoni urlate a squarciagola ad arricchirli.

Giorgia Della Porta

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