ISERNIA. “IL TEOREMA FALCONE” IN SCENA AL PROSCENIO.
“Il teorema Falcone” non è soltanto una rappresentazione che vuol valorizzare la figura di un magistrato vittima di Cosa Nostra che, senza mai arrendersi, ha combattuto contro la mafia. Portare sul palcoscenico un personaggio, tra le personalità più prestigiose di cui può vantare la nostra nazione, significa contribuire a rendere eterna la figura di un uomo che servì lo Stato con un coraggio che andrebbe imitato. Così il regista ed attore Salvatore Micione Guarino, direttore artistico della compagnia teatrale Cast di Isernia, tenta una messa in scena degli episodi più salienti della vita del magistrato, ucciso nell’attentato di Capaci dalla mafia siciliana che mal tollerava le sue indagini negli affari delle associazioni mafiose. Un tributo alla sua sete di giustizia contro le organizzazioni malavitose, sulla scena Giovanni Gazzanni interpreta con bravura ed impegno il giudice che diede una svolta al sistema investigativo di quegli anni e che attraverso l’interrogatorio al pentito Tommaso Buscetta diede luce ad importanti segreti e fatti appartenenti all’organizzazione che fu definita “Cosa Nostra”. Il teatro si intreccia così con un mondo popolato di uomini rivoluzionari che hanno fornito alle nuove generazioni una speranza per combattere quel male che padroneggia nelle organizzazioni mafiose e nella corruzione dei nostri tempi. Un esperimento ben riuscito, quello sul palcoscenico, che sembra trasformarsi in un esempio, appunto come quello del magistrato Falcone, di onestà e capacità nel perseguire i suoi obiettivi di giustizia: con il suo metodo innovativo di indagine, soprattutto in campo finanziario, Giovanni Falcone con il suo “pool antimafia”, di cui faceva parte anche Paolo Borsellino, riuscì ad individuare i diversi movimenti di capitali sospetti ed a mettere alla sbarra 475 mafiosi tra boss e gregari. Rivelare gli aspetti del complesso universo mafioso attraverso la rappresentazione scenica permette al pubblico di non dimenticare personaggi che dobbiamo definire eroi perché hanno tentato di domare la mafia senza mai sottomettersi e che debbono essere una testimonianza su cui far riferimento per rafforzare le nostre menti contro questi sistemi criminali. L’uomo di teatro ha così il compito arduo di creare interesse, far discutere, rimuovere le coscienze degli spettatori in base proprio ad una teoria di Borsellino e di Falcone: per combattere la mafia, è necessario conoscerla.
“Il teorema Falcone”, ha riscontrato questo fine settimana consensi ed un meritato successo grazie anche all’interpretazione di Giovanni Gazzanni, Luigi Giannini ed Elio Musacchio. La replica della rappresentazione è prevista il prossimo 7 marzo alle 21 e domenica 8 marzo alle 18.
Per informazioni e prenotazioni, è possibile contattare i numeri 339/6801542 e 339/2694897.
Silvia De Cristofaro