Carloforte. L’Isola dei Libri, dopo i “Tonni”, la “Tabarchinità” e i “Velieri americani” venerdi 31 luglio sarà la volta del “Giallo Sardo”
Isola dei Libri “Pagine a colori 2020”, dopo il nero, l’arcobaleno e il blu, Venerdi 31 Luglio sarà la volta del giallo.
Prosegue la Kermesse letteraria de L’ ISOLA DEI LIBRI. Dopo la prima serata , nella quale il curatore artistico Lorenza Garbarino ha dialogato con Carla Fiorentino autrice della commedia noir “I tonni non nuotano in scatola” , si è passati, lunedì 27, a una serata dedicata al “tabarchino” e alla “tabarchinità” con l’incontro tra il linguista Prof.Fiorenzo Toso che ha presentato “i due più antichi scritti in tabarchino, due sonetti dell’ottocento” e Antonello Rivano, autore del saggio “C’era una volta il tabarchino” tratto dall’ antologia Azione a cura di Mimmo Oliva (Polis SA Edizioni 2020).
La serata di lunedi, introdotta da Nicolo Capriata, presidente di Associazione Culturale Saphyrina che ha ideato e cura da cinque anni la rassegna, ha visto una relazione a due voci sullo stato di salute sia della “lingua” Tabarchina e quello della sua cultura. Entrambi gli eventi, tenutosi nella splendida scenografia del Giardino di Note, pur nel doveroso rispetto delle regole anti-contagio, hanno registrato un’ottima presenza di pubblico. Anche le dirette Live, messe online sulla pagina FB di Radio San Pietro, cosi come tutti gli altri appuntamenti di questa edizione, hanno avuto un altissimo numero di visualizzazioni.
Martedi 28 luglio nessun appuntamento con i libri ma per “L’ ISOLA EXTRA” abbiamo assistito all’inaugurazione della mostra per immagini “Velieri americani da J.Fenimore Cooper a H. Melville” a cura del Prof. Marco Sioli. Il professore dell’Università degli studi di Milano è autore di numerosi scritti sulla storia americana, tra essi ricordiamo i volumi: Abraham Lincoln. Le parole, le politiche e l’uso politico; Expo d’America. Dalla mostra di Barnum all’evento globale; Esplorando la nazione. Alle origini dell’espansionismo americano; American golem. Lo spazio e il tempo degli Stati Uniti; War Hawks. Gli Stati Uniti e la guerra del 1812; Contro i padri fondatori. Petizioni e insurrezioni nell’America post-rivoluzionaria.
Marco Sioli già nel 2018, sempre con Saphyrina per “Isole Culturali, ha curato a Carloforte la mostra “Gli Indiani d’ America sui grandi laghi”.
J.Fenimore Cooper (Burlington, 15 settembre 1789 – Cooperstown, 14 settembre 1851 “l’ultimo dei moicani” ) e H. Melville ( New York, 1º agosto 1819 – New York, 28 settembre 1891 “Moby Dick) raccontano un mondo perduto, quello dei velieri che tuttavia sopravvive nelle immagini ottocentesche, affascinanti incisioni su pietra colorate a mano nella stamperia di Currier e Ives a New York. La mostra di Carloforte, presso l ExME di Via XX settembre, espone le riproduzioni di queste incisioni e resterà aperta sino al sette agosto negli orari di apertura della biblioteca.
Il prossimo appuntamento è invece, sempre al Giardino di note, per Venerdi 31 luglio alle ore 20.30.
L’ edizione 2020 della rassegna ha come tema “Pagine a colori” e se per la prima serata il colore era il nero, nella seconda l’arcobaleno, della variopinta internazionalità della cultura tabarchina, per la mostra il blu, del mare solcato dai velieri, quello che colorerà la presentazione di Venerdi con può che essere il giallo.
In effetti il colore è già nel titolo del libro su cui saranno puntati i riflettori de L’ Isola dei libri: “Giallo Sardo” (Piemme 2020).
<<La Sardegna è stata spesso narrata attraverso le trame del giallo ed ecco che per la prima volta un gruppo di scrittori isolani vengono riuniti per offrire ai lettori un mosaico di storie policrome obbligatoriamente ambientate nella loro terra.
“A s’inimigu parare, a sa giustìtzia fuìre”.*
*Al nemico fai fronte, la giustizia temila.
Un’isola di delitti, misfatti e investigazioni. Una terra ricca di narrazioni feroci, vicende misteriose e avventure rocambolesche. Banditi e sicari, spietati assassini e informatori, ladruncoli e rapitori osteggiati da investigatori testardi, poliziotti usurati dal mestiere, carabinieri disillusi ma non per questo pronti ad arrendersi all’avanzare della malavita, veggenti che scrutano e cambiano il destino degli uomini e vittime innocenti che mettono la loro esistenza nelle mani sbagliate. Dal thriller allo spionaggio, dal poliziesco sino al noir storico, la Sardegna è stata spesso narrata attraverso le trame del giallo. Ed ecco che per la prima volta un gruppo di scrittori isolani (che durante la loro carriera si sono confrontati con la narrativa di genere) vengono riuniti per offrire ai lettori un mosaico di storie policrome obbligatoriamente ambientate nella loro terra. Ogni racconto un luogo, una provincia, una lingua che conducono il lettore in un labirinto inestricabile di tradizioni e superstizioni, alibi e delitti perfetti. O quasi.>>
Da Ibs.it
L’antologia Giallo Sardo è composta da dieci racconti scritti da undici autori Marcello Fois, Francesco Abate, Ciro Auriemma e Renato Troffa, Eleonora Carta, Fabio Delizzos, Elias Mandreu, Carlo A. Melis-Costa, Piergiorgio Pulixi, Ilenia Zedda, Gavino Zucca Zucca
A dialogare con Andrea Luxoro, presidente di “Associazione Culturale Tabarchina” saranno tre di essi: Eleonora Carta, Ciro Auriemma e Renato Troffa, gli ultimi due scrivono in coppia e già l’anno scorso hanno presentato a Carloforte “Piove deserto” (Dea Planeta 2019).
In copertina Eleonora Carta, Ciro Auriemma e Renato Troffa
Buona Isola.
Da Carloforte, Antonello Rivano