Tutti scomparsi | La mortadella e la percezione
Cosa è la percezione se non quello che si immagina, o vogliano farti immaginare, ma troppo spesso non lo è? Altra cosa è la sensazione, ma noi vogliamo parlare di percezione e di quanto essa, a volte, sia lontana dalla realtà. È la sensazione (adesso ci sta proprio) che si ha quando pensi alla distanza che ormai incombe tra Governo e governati, tra istituzioni e cittadini. Facciamo qualche esempio. Ricordate per esempio quando a gennaio il nostro premier affermò che “c’è percezione di insicurezza da parte dei cittadini”? Bene, la cosa suscitò prima ilarità, poi incredulità. Come percezione? E allora è vero che nella vita non esistono più certezze? E allora ti assalgono i dubbi, vai in confusione e ti scorre la vita davanti, cominci a sudare freddo e ti vengono in mente tutte le percezioni a cui non avevi dato peso. L’economia si sta riprendendo, i posti di lavoro stanno aumentando, non è vero che sei in guerra, il Vaticano non sta in Italia, l’Europa funziona e pure bene, le banche regalano soldi con divieto di restituzione, i giovani non scappano all’estero, gli esodati stanno tutti in pensione, il PD è di sinistra e il M5S vuole vincere le elezioni, in strada tutti ridono, giocano e si danno pacche sulle spalle. Non avevo capito niente!?
E invece c’è ancora chi si ostina a camminare sui marciapiedi e percepisce altro, odora altro. Sono le altre percezioni, quelle che cozzano con quelle di prima.
Ed è così che sale forte la sensazione stavolta che tu stia percependo qualcosa che non ti quadra e ancora non cogli bene e non riesci ad analizzare.
La mortadella, la gente compra più mortadella, ecco, questa non è una percezione.
Lo dico sempre: quando uno è troppo intelligente, secondo me rischia di perdere la testa, se non sta attento. Testa già introvabile o solo percezione?
Mimmo Oliva