Tutti scomparsi | La grande illusione
Non sapevamo se si fosse raggiunto il quorum o meno, però alcune riflessioni andavano fatte a prescindere, senza distinguo per il prima e il dopo. Perché?! Intanto facciamoci per l’ennesima volta la domanda: chi rappresenta chi?
Renzi ha detto di astenersi e gli iscritti al suo partito lo hanno seguito, per svogliatezza e rassegnazione o anche per convinzione, mentre gli altri partiti – quel che ne rimane – praticamente latitano; i sindacati hanno mostrato ancora una volta – così come troppo spesso negli ultimi anni – di non incidere ormai più nulla fuori dai luoghi di lavoro e poco dentro; gli ambientalisti in qualche modo hanno cercato di agitarsi ma pure loro non hanno inciso granché; il M5S non ha mosso molto, tenendo conto di quanto si sentano rappresentati in rete, e i rivoluzionari della tastiera sono rimasti tali. Tutto il resto è contorno fatto di rassegnazione, apatia, ignavia, strafottenza, disillusione. Hanno perso tutti, non ha vinto Renzi e il suo Governo, e non hanno vinto gli altri, a prescindere. L’impressione, che è quasi certezza, è che chi rappresenta pensa di farlo all’insaputa di chi non vuole o non si sente rappresentato. È in atto la più grande illusione che le rappresentanze del nostro Paese potessero immaginare, e cioè quello di pensare di rappresentare qualcuno o qualcosa.
Noi di Polis Sviluppo e Azione da 2 anni – io da 20 – ragioniamo sulla crisi della rappresentanza, non ne siamo sorpresi e ne stiamo avendo prova lampante. Però non possiamo fare a meno di cominciare (continuare…) a preoccuparci, magari finalmente in maniera seria… Popoli alla deriva non ne servono, né a loro stessi né a chi cerca di governarli, e il dramma è che entrambe le parti non si rendono conto della brutta scia che si è intrapresa.
Bisogna ricominciare a parlare con le persone e ad ascoltarle, è faticoso ma non c’è altra via d’uscita.
Intanto ci prepariamo per il referendum di ottobre. E questa volta saremo per il no.
Mimmo Oliva